“Hanno dichiarato un falso padre all’anagrafe”. Tre persone a processo
30 Gennaio 2014 07:00
Se è facile individuare la madre di un bambino, non lo è altrettanto per quanto riguarda il padre. Di questo in estrema sintesi si è discusso in Tribunale durante un’udienza in cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone: un uomo, il suo giovane figlio ed una ragazza. Secondo l’accusa il bimbo avuto dalla ragazza non sarebbe, come dichiarato all’anagrafe, del suo quasi coetaneo con il quale intratteneva un rapporto, ma del padre di quest’ultimo, con la quale la giovane ha avuto una relazione. La segnalazione alla magistratura di questo caso è arrivata dagli assistenti sociali che seguono la giovane e dopo una serie di accertamenti è stato chiesto il rinvio a giudizio dei tre protagonisti. L’accusa per loro è pesante, si tratta di alterazione di stato civile: chiunque, nella formazione di un atto di nascita, altera lo stato civile di un neonato, mediante false certificazioni, false attestazioni o altre falsità è punito con la reclusione da cinque a quindici anni. Per dirimere la spinosa questione e stabilire se vi sia o meno stata l’irregolarità nell’iscrizione allo stato civile il giudice nominerà un medico legale incaricato di eseguire test del Dna per verificare la compatibilità o meno dei caratteri genetici dei due uomini con il bimbo che nel frattempo è stato affidato ai servizi sociali.
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