Piazza Cavalli: gazebo e strutture mobili per sedersi
30 Gennaio 2014 15:59
“In piazza Cavalli non ci si può sedere e quindi diventa poco appetibile per i cittadini che la utilizzano solo come zona di passaggio e di collegamento tra via XX settembre e corso Vittorio Emanuele e non come punto di ritrovo e di aggregazione”. Così l’assessore al commercio Katia Tarasconi ha presentato il progetto realizzato dagli architetti piacentini Benito Dodi e Marcello Spigaroli per rivitalizzare il cuore della città e che prevede il posizionamento di strutture mobili e gazebo dove cittadini e turisti potrebbero sostare ammirando la bellezza della piazza. L’assessore lo ha presentato questo pomeriggio nel corso della riunione della cabina di regia del centro storico che vede insieme Comune, Camera di commercio, Unione commercianti e Confedilizia.
Un’occasione per tracciare un bilancio della cabina nata esattamente due anni fa e che ha ottenuto il finanziamento dalla Regione per altri due anni. “Per il futuro vorremmo che nascesse un consorzio di commercianti per realizzare altre iniziative” – ha proseguito Tarasconi.
All’incontro pubblico, che si è tenuto in Sant’Ilario, erano presenti anche i commercianti del centro e tra questi ha preso la parola Mario Mistraletti: “Il problema è di pensare di dare respiro al centro facendo solo manifestazioni che però hanno durata breve e quindi nei giorni precedenti o seguenti il centro rimane vuoto. I residenti diminuiscono e i negozi chiudono, non è un bel risultato. Guardiamo per esempio Cremona che è molto vicina a noi, è delle stesse dimensioni, ma che evidentemente è organizzata in modo diverso. Bisogna avere il coraggio di fare scelte strutturali. A Roma ogni varco di accesso al centro ha una telecamera con gli orari di accesso. Piacenza è tra l’altro una delle poche città dove la Ztl è attiva anche la domenica e questo non incentiva le persone a raggiungere il centro”.
L’assessore Katia Tarasconi ha ricordato tutte le iniziative organizzate per rivitalizzare il centro, dai venerdì piacentini che hanno registrato 200mila visitatori, allo sbaracco, il carnevale di baci, gli alpini, i negozi aperti ogni seconda domenica del mese e poi le campagne di marketing, i concorsi, il logo. “In due anni abbiamo concentrato la maggior parte delle nostre forze per rendere più vivo il centro città ma non ci si può nascondere che ci sia anche un problema di mentalità” – ha concluso l’assessore.
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