Rapinato e investito, parla il 63enne: “Non ho chiuso occhio”
13 Febbraio 2014 18:10
Ha il naso rotto, escoriazioni ed ematomi al volto, sulla braccia e sulle gambe, il pensionato di 63 anni, che ieri è stato prima rapinato e poi investito da due giovani sulla trentina, un uomo e una donna con accento dell’Est, che viaggiavano su una familiare di colore grigio chiaro. È successo nella tarda mattinata di ieri: la macchina ha affiancato il 63enne che aveva appena prelevato la pensione alle poste di via Carini. Il ragazzo al volante ha chiesto informazioni su un ristorante nelle vicinanze in cui pranzare, l’uomo gli ha indicato alcuni locali della zona ma a quel punto i due trentenni hanno insistito per vedere un biglietto da visita e quando il pensionato ha estratto il portafoglio, hanno iniziato ha strappargli i soldi dalle mani. Il 63enne ha reagito, ma i due non si sono fatti scrupoli: dopo avergli rubato 250 euro, sono ripartiti, incuranti del fatto che l’uomo si fosse aggrappato all’auto per arrestarne la corsa. Il 63enne è caduto a terra, la sua prognosi é di venti giorni. Ma al di là della frattura del naso e delle numerose contusioni oggi prevale lo shock per l’accaduto: “D’ora in avanti starò più attento – ha commentato ai microfoni di Telelibertà che ha raccolto la sua testimonianza – sarà difficile tornare a fidarsi degli altri”. Nel ricordare quei momenti rivive la paura: “Non sono riuscito a dormire per il dolore delle botte, ma anche perché continuavo a pensare a quello che mi era successo”. A soccorrerlo ieri sono stati alcuni residenti della zona, che hanno chiamato il 118 dopo averlo visto a terra dolorante. La polizia, intervenuta per avviare le indagini, lancia un appello ad eventuali testimoni: “Se qualcuno avesse notato la macchina magari riuscendo ad annotarsi la targa è pregato di contattare la Questura” ha affermato il capo di gabinetto Stefano Vernelli.
Notizia delle 7 – Un piacentino è stato rapinato della pensione che era appena andato a ritirare agli sportelli dell’ufficio postale di via Carini, a Piacenza. Il 59enne non si è dato per vinto e ha inseguito a piedi il malvivente ed è arrivato fino alla macchina del complice che aspettava a motore acceso. L’uomo si è messo davanti all’auto salendo fino sul cofano per impedire ai rapinatori di andarsene. Ma non è servito: i malviventi hanno premuto l’acceleratore e con qualche sterzata hanno “lanciato” l’uomo ferito sull’asfalto.
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