Furti di rame: nel Piacentino 98 casi, raddoppiati in due anni
19 Febbraio 2014 12:29
I furti di rame diminuiscono sul territorio italiano e in Emilia Romagna, ma crescono nel Piacentino, dove nel 2013 sono stati registrati 98 episodi, con una frequenza del 36,1% in più rispetto all’anno precedente, oltre il doppio se raffrontati al 2011.
Un trend consolidato da diversi anni: i dati del Ministero dell’Interno evidenziano che nel 2007 erano stati segnalati 17 furti di rame, passati a 30 nel 2009 e a 44 nel 2011. L’exploit più marcato è avvenuto negli ultimi 24 mesi, colpendo indifferentemente città e provincia. Parallelamente nel 2013 sono aumentati gli interventi delle forze dell’ordine: 25 persone sono state denunciate o arrestate per questo tipo di reato ( +177,8% rispetto al 2011 ).
Nel mirino finiscono aziende, impianti fotovoltaici, ferrovie e, in linea generale, tutte le strutture dotate d’impianti elettrici consistenti: “Le razzie sono esplose con l’impennata del prezzo del rame nel 2008 e a causa della richiesta sempre più elevata da parte di ditte estere, in particolare asiatiche – ha spiegato Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza -; il furto costringe le fabbriche ha fermare la produzione anche per diversi giorni, con il rischio che saltino le commesse, cosa che in tempi di crisi economica rappresenta un danno ancora maggiore “.
L’Emilia Romagna è l’ottava regione per numero di razzie di rame, in calo 0,2% nell’ultimo anno. Piacenza è la settima provincia emiliana più colpita da questi crimini, mentre in Italia occupa il 61° posto. Per quanto riguarda l’azione di contrasto al fenomeno, il territorio locale si colloca al 58° posto della classifica nazionale.
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