Matrimoni in crisi, a Piacenza aumentano le richieste di nullità: 19 nel 2013
19 Febbraio 2014 16:27
Aumenta a Piacenza il numero di richieste di nullità del matrimonio. Nel 2012 le istanze presentate al Tribunale ecclesiastico regionale emiliano erano crollate a 17 dalle 45 del 2011, ma nello scorso anno sono tornate a salire, toccando quota 19. Lo ha rivelato il vicario giudiziale, monsignor Vittorino Tazzioli all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014.
In totale, da Piacenza a Modena, sono state 146 le cause presentate nello scorso anno. Quelle definite con sentenza sono state 134, di cui 130 concluse con l’annullamento. A fine 2013 risultavano 137 le cause pendenti. Ricordiamo come la dichiarazione di nullità non sia un divorzio che pone fine a un matrimonio, ma riconosca come lo stesso non sia mai esistito in maniera valida.
Le motivazioni delle sentenze di nullità riguardano prevalentemente l’esclusione dell’indissolubilità del matrimonio (quando uno dei due coniugi non si era detto disposto a impegnarsi per sempre), l’esclusione della prole (ossia quando uno dei due o entrambi decidano di non volere assolutamente figli), il difetto nella discrezione del giudizio e l’incapacità psichica di assumere gli oneri del matrimonio.
La durata media di una causa, appello compreso, è di circa due anni, gli onorari degli avvocati sono stati stabiliti da un decreto della Cei del 2011: si va un minimo di 1.575 euro ad un massimo di 2.992.
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