Salumi in America: 9 mesi fa la fine dell’embargo. “Per ora è tutto fermo”
27 Febbraio 2014 12:10
Salumi piacentini in volo verso gli Stati Uniti per un nuovo mercato del valore annuo stimato in 250 milioni di euro.
Un sogno che sembrava realtà lo scorso 28 maggio, quando le autorità americane di controllo Aphis avevano ufficialmente dichiarato concluso l’embargo che da 15 anni impediva a coppe, salami, pancette e altri salumi a breve stagionatura di arrivare oltreoceano. Purtroppo il sogno non si è ancora avverato: a distanza di nove mesi infatti, nulla è cambiato. “Mancano i decreti attuativi – spiega Antonio Grossetti, presidente del Consorzio Salumi dop piacentini – sono questioni burocratiche che ci hanno impedito finora, e non sappiamo ancora per quanto tempo, di esportare i nostri prodotti. Ci auguriamo che non ci sia una precisa volontà politica di allungare i tempi. Noi siamo pronti ma al momento è tutto fermo”.
La fine del blocco riguardava Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte e le province autonome di Trento e Bolzano. L’evento epocale era stato accolto trionfalmente dalle associazioni di produttori pronte a sfidare un mercato ambito da tempo e che ora attendono speranzose il via libera all’export, un toccasana in un momento di crisi.
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