Oleodotto manomesso, la bonifica prosegue: costerà 350mila euro
04 Marzo 2014 12:39
La pioggia di ieri sera e di questa mattina non ha rallentato le operazioni di bonifica dell’ettaro di terreno contaminato dalla fuoriuscita di gasolio dall’oleodotto Eni assaltato da una banda di ladri nella giornata di domenica. I malviventi avevano manomesso un pozzetto che si trova in un campo proprio sotto il ponte Paladini sul fiume Trebbia e avevano iniziato a succhiare il carburante dalle tubature; la pressione però era troppo forte e ha fatto saltare il collegamento, con il liquido che ha iniziato a fuoriuscire. Secondo l’azienda, dei duemila litri trafugati solo poche decine avrebbero raggiunto il terreno, un dato che sta suscitando i dubbi delle associazioni ambientaliste.
Eni ha immediatamente iniziato le operazioni di bonifica, che anche oggi sono proseguite regolarmente nonostante il maltempo: la zona interessata è stata messa in sicurezza, il fiume Trebbia non è stato raggiunto dal gasolio, le analisi di Arpa dovranno stabilire fino a che profondità dovrà essere rimosso il terreno inquinato. A farsi carico dei costi sarà interamente Eni, pare che la spesa complessiva, stimata anche sulla scorta di analoghi interventi effettuati in altre province, sarà di oltre 300mila euro.
I carabinieri proseguono intanto le indagini per cercare di individuare i responsabili di quanto accaduto.
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