Lavoro nero: 266 casi scoperti nel 2013 dalla Direzione territoriale
17 Marzo 2014 16:34
Il servizio ispezione della Direzione territoriale del lavoro di Piacenza nell’ultimo anno ha compiuto 964 verifiche, riscontrando nelle attività imprenditoriali piacentine 461 posizioni irregolari, tra cui 266 lavoratori completamente “in nero”. La Dtl ha presentato questa mattina il bilancio 2013, per voce del direttore Alberto Gardina: “Gli ispettori hanno sospeso l’attività di 32 imprese, provvedimento che scatta quando oltre il 20% dei dipendenti è irregolare – ha spiegato il dirigente -; è significativo il recupero dei contributi e dei premi assicurativi evasi, che ammonta a 2.679.585 euro, mentre le sanzioni emesse hanno superato i 750mila euro”.
Tra i settori più colpiti ci sono i pubblici esercizi, l’edile, l’agricoltura e il mondo dei locali notturni; solo in quest’ultimo sono stati individuati 14 lavoratori “sommersi”. Quest’anno l’attenzione degli ispettori si è concentrata anche sui servizi funebri, individuando alcune irregolarità. Nel mirino anche le cooperative: su 46 ispezioni in 26 casi sono state riscontrate anomalie.
Le denunce all’autorità giudiziaria sono state 92, di cui 27 per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Il Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, guidato dal maresciallo capo Paolo Taurino, ha condotto l’ispezione di 87 aziende: nel corso di un’indagine su un cantiere di lavori pubblici piacentino, sono stati denunciati sia il responsabile del procedimento che il procuratore della società, in quanto il lavoro è stato eseguito da imprese non autorizzate dal committente. Per loro è scattata una denuncia per abuso d’ufficio e falso ideologico.
La Dtl invita i cittadini a rivolgersi ai loro uffici per comunicare qualsiasi irregolarità sul luogo di lavoro.
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