Profughi, primo giorno nel Piacentino. Al vaglio le richieste di asilo politico
22 Marzo 2014 19:10
Hanno tra i 20 e i 30 anni, sono 38 uomini e due donne. Arrivano dall’Africa centro-settentrionale, prevalentemente da Gambia e Costa d’Avorio, altri da Mali, Nord Nigeria, Liberia. Sono i profughi che ieri sera poco prima di mezzanotte hanno raggiunto Piacenza e le destinazioni loro assegnate dal tavolo istituzionale coordinato dalla Prefettura: 28 sono stati assegnati a un hotel cittadino, 2 donne a un istituto religioso di Gragnano, 10 alla struttura d’accoglienza di Santa Maria di Campagna. Erano stati avvistati in acque internazionali a largo delle coste siciliane e salvati con l’operazione Mare Nostrum. Questa mattina sono stati identificati e sottoposti alle visite mediche. Gli stranieri parlano francese e inglese, molti non sanno scrivere, sono fuggiti dal loro paese d’origine, alcuni chiedono lo status di rifugiati politici, altri chiedono di restare in Italia per ragioni umanitarie. Qualcuno vuole semplicemente migliorare la propria condizione e acquisire migliori competenze lavorative. Le loro richieste sono al vaglio delle forze di polizia ma non è detto che vengano accettate.
Piacenza si trova a gestire un’altra emergenza migranti, la seconda nel giro di pochi mesi. La circolare del ministero dell’Interno era arrivata ieri mattina e da quel momento erano partite le procedure per l’accoglienza. Lunedì è previsto un vertice in Prefettura. Il programma nazionale attivato dal Ministero dell’Interno prevede 30 euro al giorno per la gestione di ogni profugo. “Occorre fare un appello forte al governo centrale – ha dichiarato l’assessore comunale Stefano Cugini – perché si facciano pressioni forti sull’Europa, altrimenti così arriviamo al collasso”.
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