Profughi a Calendasco, parroco e sindaco chiedono aiuto alla comunità islamica

15 Aprile 2014 13:17

Profughi a Calendasco (10)-800

Il sindaco di Calendasco, Francesco Zangrandi, in accordo con le associazioni e il parroco don Massimo Cassola, ha scritto alla Prefettura chiedendo maggiore controllo sui profughi. Calendasco al momento ospita sei profughi in un ostello ma nei giorni scorsi si è diffusa in paese la notizia (smentita dalla Prefettura) che sarebbero in arrivo altri dieci esuli. “Perché questo soggiorno diventi un’occasione di scambio e non un’emergenza di ordine pubblico, occorrerebbe inserire obbligatoriamente gli esuli in un programma di lavori socialmente utili – ha detto il sindaco Zangrandi -. Chiediamo di programmare un incontro con un referente per discutere e charire i termini del periodo di accoglienza”. Per i profughi lo Stato stanzia 30 euro ogni esule, ma ogni persona riceve unicamente per le sue spese un ticket da 2.50 euro: il resto della cifra viene destinata alle strutture private di accoglienza. “Calendasco è un paese accogliente ma chiediamo alla Prefettura di aiutarci ad aiutare queste persone – ha aggiunto il parroco -. È fondamentale ad esempio un corso di italiano per comunicare. Lo Spi Cgil ha dato disponibilità per questo, noi potremmo dare i locali. Dal momento che molti sono mussulmani sarebbe bello coinvolgere anche la comunità islamica”. I profughi ospitati a Calendasco attualmente provengono da Gambia, Senegal e Guinea e sono nati negli anni compresi tra l’82 e il ’96.

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