Interrogazione in Regione: “Che risultati ha dato l’indagine sulla morte di Jasin?”
21 Aprile 2014 16:36
Il 4 gennaio 2012 venne ritrovato morto assiderato nel cortile della nuova caserma dei vigili del fuoco, allora in fase di realizzazione, Jasin Hagi, 21enne di origini somale.
Un caso avvolto da tanti misteri, con la famiglia che aveva anche accusato il Pronto soccorso di Piacenza di non avergli prestato le dovute attenzioni quando il ragazzo, qualche giorno prima, si era presentato in ospedale dopo essere uscito di strada con l’auto del padre.
Il consigliere regionale piacentino di Forza Italia Andrea Pollastri ritorna sulla triste vicenda, chiedendo con un’interrogazione che esiti abbia avuto l’indagine interna avviata al tempo da parte della direzione medica del presidio ospedaliero di Piacenza. “Essendo passato ormai più di un anno dalle parole rese in aula dal sottosegretario Bertelli – dice Pollastri – vorrei sapere quali siano gli esiti, quali conseguenze ne siano scaturite e se la magistratura abbia completato la propria indagine e con quali esiti”.
Jasin se n’era andato da casa la sera di Natale 2011 e aveva fatto perdere le proprie tracce: a quanto pare, non voleva presentarsi alla sua famiglia dopo aver danneggiato l’auto del padre, un incidente di poco valore che però l’aveva gettato nella disperazione. Qualcuno, nei giorni precedenti, lo aveva notato nei pressi della stazione Centrale di Milano; dopo il suo ritorno a Piacenza, si era rifugiato nel cantiere della caserma, scrivendo sul muro con la vernice frasi angoscianti come “Morire è più semplice”. Il gelo della notte non gli aveva lasciato scampo. Fu aperta un’inchiesta della Procura, l’autopsia stabilì la morte per fratture, ma non sono mai state ufficialmente collegate all’incidente dei giorni precedenti, quindi tutte le piste restarono aperte.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà