A Lugagnano crescono i campi di canapa. “Così possiamo salvare la montagna”
04 Maggio 2014 07:45
Il progetto “CannaPiace” continua. Le piantine di canapa, seminate alcuni mesi fa, stanno crescendo nel campo di Prato Ottesola, piccola frazione del comune di Lugagnano dove, questa sera, dopo l’avvio di una prima coltivazione sperimentale di un ettaro di canapa industriale da parte dell’associazione Viticoltori Valchiavenna, sono stati pubblicamente “assaggiati” i primi risultati.
Nel corso della serata è stato proiettato il film “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti (che tratta temi vicini alla comunità di montagna, quali spopolamento, e disoccupazione), con la partecipazione dell’attore Giovanni Foresti, che, con Paola Omodeo Zorini, il 24 maggio porterà a Prato Ottesola, nel campo, uno spettacolo teatrale, “Canapa, conferenza tragica”.
Le piante di cannabis – con un principio attivo (thc) inferiore per legge allo 0,2%, dunque non adatte all’uso stupefacente – stanno crescendo dopo essere quasi sparite dai territori negli anni passati: coltivazione da sempre diffusa per ricavare fibre tessili, era stata infatti vietata per legge.
Gli agricoltori hanno dunque dovuto sperimentare la coltivazione da zero, con diverse prove. I Viticoltori Valchiavenna, precisando che questa strada potrà salvare la montagna, hanno già prenotato per la prossima semina altri 40 ettari.
Durante la serata sono stati serviti focacce, chisolini e altri prodotti realizzati con farina e olio di canapa o gli antichissimi salumi alla canapa.
Il prodotto può essere utilizzato come fibra tessile, come inchiostro, come farina (anche per celiaci), cosmetico, detersivo, carburante.
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