Piacenza perde altre 500 aziende. Agricoltura e commercio nel baratro
11 Giugno 2014 16:46
Ancora decisamente negativo il trend della realtà imprenditoriale piacentina. Lo attestano ancora una volta i dati del Registro imprese della Camera di Commercio che, a marzo, segnalavano una perdita netta di 445 aziende rispetto alla situazione di fine marco 2013 (-1,44%).
Il settore più in crisi è quello agricolo (-288, ovvero il 5% in meno rispetto a fine marzo 2013) accompagnato da una variazione negativa anche per il settore dei trasporti (-3,10%) e delle costruzioni (-2,65%).
Nel primo trimestre le iscrizioni sono state complessivamente pari a 523 mentre le cessazioni hanno raggiunto quota 876, valore in realtà allineato a quello riscontrato anche nel primo trimestre 2013. Se le chiusure in agricoltura sono state pari a 224, ben 167 hanno riguardato il commercio e 159 l’edilizia.
Così come è rilevabile il dato in negativo, vale la pena di riscontrare che esistono alcuni settori, di dimensioni più contenute, che hanno fatto registrare aumenti di imprese: si tratta soprattutto di attività del settore terziario (alloggio e ristorazione, attività finanziarie ed assicurative, attività immobiliari, noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese, istruzione, sanità ed assistenza sociale).
Esaminando le imprese sotto il profilo della suddivisione per forme giuridiche, se ne ricava che solo le società di capitale hanno conosciuto – in questo primo scorso d’anno – un incremento (+0,5%). Negativo il risultato per società di persone (-0,9%), ditte individuali (-1,6%) e altre forme giuridiche (-4,6%).
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