Taglio delle guardie mediche, i sindaci si oppongono. Ultimatum di Ferriere
11 Giugno 2014 06:00
Il sindaco di Ferriere, Giovanni Malchiodi, ha lanciato un ultimatum all’azienda sanitaria, dicendo che, se sarà tagliato il servizio di guardia medica, il suo comune uscirà dal Distretto di Levante. A Ottone, nel frattempo, è nato ufficialmente un nuovo comitato che, accanto alle firme on line, raccoglierà anche adesioni cartacee per dire “no” al taglio della guardia medica. I sindaci si muovono dunque compatti contro l’Ausl per chiedere che non vengano tagliate le sedi di guardia medica, con la conseguente perdita di 28 posti di lavoro.
RISCHIO 118 OTTONE. A Ottone il problema dell’assenza di un servizio sanitario in montagna richiede una soluzione ancora più urgente, perché, come sollevato dall’assessore Giuliano Curti, soccorritore del 118, con la centrale unica a Parma (che entrerà in funzione a dicembre) sono stati richiesti parametri per i turni del servizio che difficilmente il territorio ottonese potrà rispettare.
RACCOLTA FIRME A MORFASSO. Anche Morfasso si è unita alla raccolta firme per chiedere non siano toccate le guardie mediche di otto comuni, sottolineando come la presenza sul territorio comunale del “Soggiorno Santa Franca”, struttura di degenza per anziani, senza guardia medica si vedrebbe privata di un servizio sanitario di prossimità indispensabile in caso di emergenza.
RASSICURAZIONI A BOBBIO. Il sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali, ha ottenuto rassicurazioni oggi dal direttore generale Andrea Bianchi: non sarà chiusa la guardia medica di Bobbio. Il direttore dovrebbe incontrare i sindaci il 26 giugno a Castelsangiovanni. Anche sul futuro dell’ospedale di Bobbio, è stato garantito che non chiuderà ma sarà potenziato dalla nuova dialisi, che inaugurerà il 9 luglio.
Sospensione servizio di Guardia Medica – Interrogazione regionale di Andrea Pollastri
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