Viale Dante a misura di disabili: due progetti per togliere gli ostacoli in città
08 Luglio 2014 18:11
Piacenza come Foligno per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’idea è di creare una città a misura di disabili. Al progetto ci sta lavorando il Comune di Piacenza che prende così spunto da un’iniziativa lanciata nel territorio umbro. L’iter è semplice: chiunque individui un ostacolo e una barriera può segnalarne la presenza facendosi anche carico di trovare le soluzioni più idonee per abbatterla avvalendosi dell’aiuto delle amministrazioni o di altri privati. A lanciare l’iniziativa è Stefano Cugini, assessore ai servizi sociali: “Vogliamo incidere in modo serio e farci carico, con l’aiuto dei cittadini, di un problema annoso come quello delle barriere architettoniche che non può essere più rimandato. Purtroppo l’amministrazione, da sola, non può risolvere definitivamente la questione ma con l’aiuto di tutti si può fare davvero qualcosa di importante”.
Anche la sottocommissione “Accessibilità della città alle barriere architettoniche”, riunitasi nel pomeriggio ha trattato il tema. Per l’occasione sono stati invitati i rappresentanti di Criba Emilia Romagna che si occupa di individuare le soluzioni più efficaci per accrescere i livelli di accessibilità e fruibilità del territorio. Il Comune ha affidato all’Agenzia la consulenza per rendere viale Dante priva di ostacoli tenendo presente le esigenze di tutti dai non vedenti a chi si sposta in carrozzina. Per i responsabili di Criba un’attenzione particolare dovrà essere riservata agli attraversamenti pedonali e alle fermate degli autobus che dovranno essere adeguatamente segnalate. A Piacenza esistono tre realtà che si occupano di consulenza in questo ambito: infohandicap, Cad e Centro documentazione per l’integrazione. Ogni anno vengono erogate circa 3mila prestazioni. Si tratta soprattutto di consulenze a operatori o semplici cittadini su adattamenti domestici e ausili. Gli operatori aiutano disabili o anziani e le loro famiglie a orientarsi nella rete dei servizi, conoscere le norme a loro tutela e fornire assistenza per promuovere una maggiore autonomia possibile.
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