Onda nera nel Po. I titolari della raffineria: “Non fu disastro ambientale”
17 Luglio 2014 06:56
«Non ci sono prove che l’onda nera sia stata un rischio per la salute pubblica, quindi non si può parlare di disastro». Così ieri, al processo di Monza sullo sversamento di oli combustibili nel Lambro che nel febbraio del 2010 contaminò anche il Po e Piacenza, i titolari dell’ex raffineria Lombarda Petroli di Villafranca si sono difesi tramite i loro legali contestando il capo d’accusa.
Se il danno ambientale è palese, l’accusa di disastro ambientale doloso sarebbe tutta da dimostrare: un aspetto che potrebbe diminuire l’entità della pena (chiesti dal pm 5 anni di reclusione) o culminare in un’assoluzione. La sentenza definitiva è prevista per settembre.
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