Cani avvelenati, aumento in estate. L’esperto:”Educate i vostri animali”
18 Luglio 2014 14:50
“In estate riceviamo molte più segnalazioni anche se in verità i fenomeni dolosi sono fortunatamente in lieve calo”. È il commento del dottor Carlo Riccio, veterinario dell’Ausl, interpellato al riguardo: “Spesso – ha spiegato – si tende ad immaginare come pericolosi solo i classici bocconi contenenti il veleno, ma in verità ci sono molti più rischi accidentali di avvelenamento. In campagna, ad esempio, vengono utilizzati diversi prodotti topicidi che possono essere fatali per un cane che li ingerisce. I proprietari devono pertanto prestare grande attenzione e cercare di insegnare al cane a non mangiare nulla che non gli venga consegnato dal suo padrone. Intervenire dopo infatti è difficile, per la vasta sintomatologia. Purtroppo i segnali sono generici e subdoli, ogni sostanza ha degli effetti, solitamente all’inizio c’è la perdita dell’appetito e della voglia di giocare, ma anche tremori e pruriti improvvisi possono rappresentare campanelli d’allarme”.
Notizia delle 10.30
Topicida alla Baia del Re: cane avvelenato, area bonificata
Alcune bustine di topicida sono state rinvenute nell’area verde della Baia del Re. Il prodotto è stato ingerito da un cane che, portato d’urgenza in una clinica veterinaria, ora sta meglio. Sul posto è intervenuta la polizia municipale che ha transennato la zona e avviato le indagini del caso. La sostanza è stata anche mandata dall’Ausl all’istituto zooprofilattico per ulteriori accertamenti.
Il comunicato della Polizia Municipale delle 14.50:
Ieri alle 18.30 due pattuglie della polizia municipale si portavano presso l’area ex UNICEM per accertamenti relativi alla segnalazione pervenuta alla Centrale Operativa del Comando circa la possibile presenza di esche avvelenate. Le pattuglie giunte sul posto venivano avvicinate da alcuni cittadini che con i loro cani frequentavano l’area in questione, i quali consegnavano un sacchetto contenente una decina di oggetti di forma ovoidale di colore rosso, dalle dimensioni di una oliva, rinvenuti a terra nella zona. Le pattuglie procedevano a delimitare l’area interessata con nastro biancorosso e con l’apposizione di cartelli informativi provvisori. Il materiale consegnato veniva preso in carico per essere poi inviato in data 18 luglio all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Gariga per gli accertamenti di laboratorio del caso. Il personale veniva informato che un cane era stato portato presso una vicina clinica veterinaria per accertamenti avendo ingerito il materiale sospetto; nella mattinata del 18 si veniva informati che il cane era stato dimesso dalla clinica senza problematiche cliniche e con terapia medica. Del fatto si procedeva ad informare il Servizio Veterinario dell’AUSL di Piacenza per le valutazioni del caso e la ditta IREN per la bonifica dell’area. La bonifica dell’area veniva effettuata nella stessa serata a cura di IREN.
Nel primo pomeriggio del 18 luglio si è proceduto a rimuovere il nastro bianco rosso. Si resta in attesa di ricevere nei prossimi giorni il referto analitico del materiale inviato al laboratorio, per la valutazione, unitamente al Servizio Veterinario dell’AUSL di Piacenza, di eventuali ulteriori adempimenti del caso. Al momento non sono stati individuati i responsabili dell’abbandono del materiale.
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