Piscine in ginocchio. “Calo del 70%, stagione da dimenticare”

29 Luglio 2014 17:42

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Arriviamo in piscina alle 16.30 del 29 luglio e la prima operazione non è quella di stendere l’asciugamano nel prato ma quella di togliere gli occhiali da sole. Non servono a niente, il sole non c’è.
Il prato è deserto, gli ombrelloni sono ordinatissimi, uno in fila all’altro, rigorosamente chiusi. In vasca qualcuno c’è e nuota ma senza vedere il cielo. Il tetto della struttura è rimasto lì come durante l’inverno. Normalmente in estate, il tetto scompare per lasciare spazio al cielo azzurro e al sole splendente. Ma in questa estate 2014, di normale c’è ben poco. Per non parlare dell’acqua, se non fosse riscaldata artificialmente sarebbe gelida. Una stagione tanto attesa ma già da dimenticare. “E’ una desolazione – commenta rammaricata Silvia Bussandri, presidente di Activa, la società che gestisce le piscine Farnesiana e Raffalda di Piacenza e poi San Giorgio e Podenzano in provincia –; da 20 anni lavoro nelle piscine e non mi è mai capitato niente di simile. Abbiamo avuto il 70% degli ingressi in meno rispetto allo scorso anno e il mese di agosto non risolleverà la situazione perché storicamente gli accessi si riducono”.
Non va meglio neanche al River Park, il parco acquatico di Rivergaro. La stagione è iniziata in ritardo, a giugno le giornate utili sono state soltanto 9 e a luglio non più di una quindicina, confermano i gestori. “Qualche sabato è andato molto bene ma la domenica è sempre piovuto. Gli ingressi sono calati del 60%. Confidiamo nel mese di agosto” concludono.
Una stagione disastrosa dunque. Al contrario, invece, in questo periodo sono tutti esauriti i corsi acquatici per il mal di schiena: con questo tempo bizzarro il fisico ne risente.

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