Morti sul lavoro: aumento del 13% da gennaio. Due vittime a Piacenza
30 Luglio 2014 11:40
Sono 357 i morti in Italia per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno. A fornire i numeri è l’osservatorio indipendente di Bologna, che parla di un aumento del 13.1% delle vittime rispetto ai primi sette mesi del 2013. Numeri preoccupanti, che, precisa la realtà bolognese, non tengono conto di chi ha assicurazioni differenti dall’Inail. In Emilia Romagna le morti bianche sono state 33, due delle quali a Piacenza. I dati generali degli infortuni indicano invece un leggero calo: secondo Inail ad aprile 2014 si registravano 196 casi denunciati sul territorio nazionale a fronte dei 198 segnalati nei primi quattro mesi del 2013.
Questa lieve diminuzione però potrebbe essere l’unico effetto positivo della crisi: si lavora meno. Il problema, secondo il presidente dell’Anmil di Piacenza Giovanni Ferrari, è la prevenzione che, proprio a causa delle difficili congiunture economiche, non fa passi avanti, soprattutto nel settore agricolo: a suo avviso servono normative che incentivino i piccoli agricoltori a dotare i loro mezzi di sistemi di sicurezza, come le cabine dei trattori.
Ferrari ha anche parlato della necessità di offrire agli infortunati un recupero il più possibile completo, volto a garantire non solo i servizi essenziali, ma quelli necessari, attraverso la sottoscrizione di convenzioni con realtà sanitarie private.
Gli invalidi sul territorio piacentino sono oltre 4mila, circa la metà è iscritta ad Anmil, che offre assistenza nella sede di vicolo Sant’Andrea.
Piacenza ricorderà le vittime degli infortuni sul lavoro l’8 di agosto all’ombra di piazza Cavalli con la tradizionale commemorazione della tragedia della Pertite in cui 74 anni fa morirono 47 persone.
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