Crisi, in un anno perse 474 imprese. Da gennaio a giugno 1.190 chiusure
31 Luglio 2014 13:55
La crisi morde ancora: 474 imprese perse in un anno, più di una al giorno. Nei primi sei mesi del 2014 le cessazioni sono state ben 1.190, con agricoltura, commercio e costruzioni che hanno avuto rispettivamente più di 200 chiusure ciascuno.
Il 30 giugno si è chiuso un altro semestre molto difficile per l’economia piacentina, con le imprese registrate negli archivi della Camera di commercio di Piacenza che sono scese a quota 30.465, 474 in meno rispetto al 30 giugno 2013. Le iscrizioni nel corso dei primi sei mesi dell’anno sono state 928, le cessazioni hanno raggiunto quota 1.190, con un saldo finale di -262 aziende.
La variazione più ampia ha interessato ancora una volta il comparto dell’agricoltura (249 aziende in meno). Consistente anche la decrescita nel settore edile (-135 aziende), nel manifatturiero (-53) e dei trasporti (-46) così come nel commercio, anche se la misura della contrazione è più contenuta (-13).
I segnali positivi arrivano invece in sette diversi comparti: attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+28), noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+14), sanità ed assistenza sociale (+8), fornitura di gas, energia elettrica ed acqua nonché attività finanziarie ed assicurative (+ 6 per ciascuno), attività professionali (+5) ed infine istruzione (+3).
Anche nel contesto nazionale il confronto tra consistenza alla fine del primo semestre 2014 e primo semestre 2013 vede un risultato negativo (per 27.468 aziende, pari ad una variazione negativa dello 0,45%). Non è diversa la situazione nelle province confinanti ove le variazioni – fatta eccezione per Cremona – oscillano tutte tra il -1% ed il -2%.
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