Turismo sul Po: l’idea del piacentino Comolli fa il giro del mondo
31 Luglio 2014 11:02
“L’Italia non ha un turismo fluviale, l’obiettivo è crearlo”. Parole del piacentino Giampietro Comolli che dal 2010 lavora al progetto “UnPoxExpo” dedicato al fiume Po, da Torino a Venezia. Cultura, arte, ambiente e buon cibo sono gli elementi principali. Tra i partner ci sono il Consiglio d’Europa, l’università Bocconi ed Expo 2015 con l’ambizione di contribuire fortemente a portare 22 milioni di turisti in Italia durante i sei mesi della manifestazione milanese. Per questo è partito un confronto con tour operator da Shanghai a Siviglia per capire la domanda e strutturare un’offerta che renda altamente appetibile il Grande Fiume.
Dopo Expo, però, il progetto continuerà a vivere, anzi la finalità indicata da Comolli è quella di rafforzarlo proprio sulla base dell’evento fieristico mondiale. “Vogliamo puntare sui giovani: UnPoxExpo può creare mille imprese, e quindi posti di lavoro nel settore agroculturale, turistico e linguistico”. Comolli, già collaboratore del Ministero dell’Agricoltura, ha quindi suddiviso nove distretti tematici dal Piemonte all’Adriatico, individuato 2mila luoghi da visitare e 900 km di percorsi ciclopedonali, senza dimenticare l’enogastronomia e le sue eccellenze.
In tutto questo ha le idee chiare anche sulla sua Piacenza: “Ad Expo 2015 deve puntare sulle sue caratteristiche culturali e alimentari e riqualificare la sua riva fluviale, rendendola innanzitutto più accessibile e pulita, ma anche lavorando sulla comunicazione multimediale”.
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