Omicidio Casella, i figli saranno giudicati dalla corte d’assise
09 Agosto 2014 07:00
Sarà processato in corte d’assise Adriano Casella, accusato di aver ucciso il padre Francesco con una pistola destinata all’abbattimento degli animali. Corte d’assise anche per la sorella del principale accusato: la donna deve rispondere delle accuse di occultamento di cadavere e di false dichiarazioni a pubblico ufficiale.
Sarà invece giudicata con rito abbreviato Suada Zylyfi, la ragazza albanese accusata di circonvenzione di incapace. Quest’ultima, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe avuto un ruolo “esterno” nel delitto. Adriano Casella, infatti, avrebbe ucciso il padre perché perdutamente innamorato di Suada, la quale gli avrebbe chiesto ingenti somme di denaro. Proprio perché il padre non voleva più prestare soldi al figlio sarebbe maturato il delitto.
Un’udienza preliminare per il delitto di Francesco Casella, assassinato lo scorso luglio a Sariano di Gropparello, si è svolta nel pomeriggio di ieri davanti al giudice Elena Stoppini. In aula erano presenti tutti e tre gli imputati e il pm Ornella Chicca, che aveva coordinato le indagini del caso condotte dai carabinieri di Fiorenzuola. Sostanzialmente il giudice ha accolto le richieste degli avvocati difensori: Francesca Cotani, che assiste Adriano Casella, e Andrea Bazzani, che assiste invece la sorella del principale accusato. Entrambi avevano chiesto la corte d’assise.
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