Valeria Golino a Bobbio: “Quanto ho sofferto per interpretare Armida”
26 Agosto 2014 23:07
La vita segnata dal rigore e dal lutto. Il sogno di migliorare la realtà carceraria e lo scontro con una realtà difficile da interpretare. Il suicidio come sfida al sistema. Valeria Golino diventa, con un’immedesimazione straordinaria, Armida Miserere, una delle prime direttrici di carcere della storia italiana che negli anni ’90 tentò di cambiare le regole della vita nelle prigioni. “Come il vento”, proiettato questa sera al Bobbio film festival, è un film duro, secco, spesso angoscioso, con poca speranza. Valeria Golino ha ricordato ai nostri microfoni quanto sia stato doloroso interpretare un’eroina così tragica e il regista, Marco Simon Puccioni, ha sottolineato l’importanza di ricordare persone così complesse e semi dimenticate.
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