Crisi e deflazione: a Piacenza rallenta anche l’export
05 Settembre 2014 13:34
Una lunga crisi che sta mettendo in ginocchio anche la provincia di Piacenza. Nonostante qualche debole segnale di ripresa la situazione resta molto difficile, a tratti disastrosa. L’edilizia ancora in totale stallo, il commercio che fatica a riprendersi e l’export che rallenta soprattutto verso la Germania. Il quadro che si delinea non è confortante. Da Confindustria arriva uno spiraglio di speranza. Dati alla mano, il fatturato è tornato positivo dopo due semestri negativi con il manifatturiero che segna + 2,48%. L’occupazione nel semestre scorso era in leggera crescita (0,43%). La strada della ripresa è tuttavia ancora molto lunga e tutta in salita.
“E’ una delle crisi più lunghe mai vissute – ha confermato Cesare Betti direttore generale di Confindustria – è partita a fine 2008 ed è peggiorata perché siamo andati in deflazione, una malattia grave che riduce i consumi e quindi la produzione e l’occupazione, una spirale negativa da cui è molto difficile uscire”. Per rilanciare l’economia piacentina Confindustria ha presentato un progetto da inserire nel piano strutturale comunale. L’associazione ha proposto di realizzare un nuovo polo sanitario dentro l’area della Pertite. “Il nostro ospedale ormai è obsoleto e collocato in una posizione difficile – ha proseguito Betti – ricostruirlo sarebbe un modo per dare nuova linfa all’edilizia e per risparmiare”.
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