Omicidio bar via Colombo: “L’ho ucciso e lo sanno tutti”
06 Settembre 2014 07:14
“Io l’ho ucciso ormai lo sa tutta la città”. Questa la confessione in diretta telefonica di Mersin Uku accusato di aver assassinato Sadik Hajderi il primo settembre dello scorso anno davanti al bar Baraonda. Il delitto era avvenuto intorno alle 20 di una domenica sera. Circa quattro ore dopo Mersin (che ha poi ammesso le accuse a lui rivolte) ha telefonato con il cellulare di Suada Zylyfi, sua moglie, ad un amico albanese in città. Una chiamata di un paio di minuti, fatta all’una di notte e in quel momento il cadavere di Sadik è ancora steso davanti al bar, circondato dagli uomini della polizia scientifica, dai giornalisti e da una folla di curiosi.
Per questo omicidio è in corso il processo con rito abbreviato, oltre a Mersin Uku sono imputati di omicidio in concorso il fratello Donard Uku e un altro cittadino albanese Ramadani Bujari. Nel processo è imputata anche Suada Zylyfi, ma con un’ accusa di sfruttamento della prostituzione in quanto il delitto sarebbe maturato sullo sfondo di una lotta per il controllo della prostituzione fra gang albanesi.
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