Buoni postali del 1949 valgono 123mila euro. “Non posso ritirarli”
08 Settembre 2014 12:28
Un piacentino nel sistemare la casa ereditata alla morte di una zia, nubile e senza figli, ha ritrovato in un cassetto due buoni postali del valore nominale di 50mila lire, risalenti al 1949.
“La scadenza per il loro ritiro era il 1979 – spiega l’uomo, che vive a Monticelli e vuole restare anonimo – e adesso dovrebbero essere in prescrizione. In televisione, però, avevo visto un caso analogo, quindi mi sono rivolto a un’associazione specializzata in queste pratiche e che sostiene si tratti di una norma incostituzionale. Quindi ho diritto a quei soldi”.
Agitalia, l’associazione in questione, ha fatto stimare i titoli da un consulente contabile ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per circa 65 anni di giacenza nelle casse delle Poste italiane pari a circa 123mila euro in totale.
“Il nostro ufficio legale ha già avviato l’istanza al fine del recupero della somma presso le Poste italiane ed il ministero delle Finanze – afferma Agitalia, che in caso di esito positivo riceverà una percentuale sulla somma – visto che sono obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. Abbiamo inoltrato la richiesta a Poste italiane ed al ministero per il pagamento della cifra”.
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