Centropadane, il maxi risarcimento può sbloccare la tangenziale di Crocetta
24 Settembre 2014 17:52
Il tribunale civile di Roma ha ordinato al ministero delle Infrastrutture di pagare alla società Autostrade Centro Padane un maxi risarcimento da 245 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti gli interessi maturati dall’ottobre del 2011 e l’Iva, per una cifra stratosferica totale che sfiora i 300 milioni.
Il 18 febbraio la società aveva contestato allo Stato il mancato rispetto dell’obbligo di corrispondere l’indennizzo di subentro dopo la scadenza della concessione, avvenuta il 30 settembre 2011.
La società era stata esclusa dalla gara per la nuova concessione, ritrovandosi all’improvviso in una palude, senza la possibilità di finire i lavori iniziati: tra questi, vi è la tangenziale Crocetta-San Polo, ferma da tre anni al 33 per cento del cantiere.
Tre gli scenari possibili: o lo Stato paga la somma stratosferica, entro 120 giorni dal primo ottobre, oppure proroga la concessione alla società autostradale, o accelera il bando di gara previsto per la fine dell’anno, in modo che del risarcimento si faccia carico il vincitore. Oppure potrà presentare ricorso al Consiglio di Stato. Ribloccando tutto.
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