Fascicolo sanitario: “I medici siano protagonisti del cambiamento”
27 Settembre 2014 09:55
Un solo click può contenere la storia digitale di un paziente: una frontiera dell’innovazione tecnologica interessante, che apre tuttavia ancora a tanti dubbi, infrastrutturali e tecnici, oltre alle incertezze esistenti su sicurezza e privacy.
Più di un centinaio di medici si sono ritrovati questa mattina al Park Hotel, per partecipare a un convegno a carattere nazionale dal titolo “Fascicolo sanitario elettronico fra dubbi e certezze”. L’obiettivo è stato quello di mettere a fuoco la tematica dell’informatizzazione dei sistemi sanitari regionali e della messa in rete dei dati, entrando anche nel merito dei problemi e delle responsabilità.
Il simposio, presieduto dal presidente della Federazione nazionale dell’Ordine, Amedeo Bianco, e moderato da Pierantonio Muzzetto, coordinatore della Federazione regionale, e da Stefano Alice, direttore di Quotidiano Sanità, ha visto lo sforzo organizzativo della Federazione degli Ordini dell’Emilia Romagna e, in prima linea, l’Ordine di Piacenza, presieduto da Augusto Pagani.
“Siamo preoccupati, c’è un cono d’ombra che avvolge la sanità – ha detto il sen. Bianco -. Anche se i medici sono stati oscurati, sono ancora loro i protagonisti. L’innovazione tecnologica deve essere accolta con sguardo curioso, sì, ma anche con doveroso senso di responsabilità; siamo preoccupati dagli attacchi al cuore della deontologia professionale”.
“Oggi l’informatizzazione è a macchia di leopardo, con sistemi diversi da regione a regione, con diciotto cartelle cliniche informatizzate a disposizione dei medici di famiglia e con innumerevoli gestionali utilizzati negli ospedali pubblici e privati – ha precisato Pagani -. La medicina non può prescindere dalle scoperte scientifiche e dalle innovazioni tecnologiche, ma tutto deve essere finalizzato alla realizzazione di un sistema sanitario pubblico equo e sostenibile”.
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