Lavoro stagionale “falso” per 300 immigrati: 9 persone nei guai
04 Ottobre 2014 20:05
Per le false richieste di lavoro stagionale e per le false richieste di emersione dal lavoro nero sempre destinate ad un posto stagionale, la procura della Repubblica ha rinviato a giudizio nove persone. Le accuse a vario titolo vanno da favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falso, sostituzione di persona. Gli accusati compariranno lunedì davanti al Gip con i loro avvocati per le richieste di riti alternativi.
Le indagini dei carabinieri dell’aliquota operativa erano partite nell’estate del 2012 quando alcuni imprenditori di aziende agricole della Valtidone e della Valtrebbia erano stati contattati dalla direzione provinciale del lavoro nell’ambito di una serie di verifiche relative all’assunzione stagionale o emersione di lavoratori in nero. Le indagini hanno portato ad appurare che lo scopo ultimo di coloro che preparavano queste domande falsificate era quello di ottenere un visto per il permesso di soggiorno a cittadini stranieri che avrebbero così potuto venire in Italia “regolarmente” ma ovviamente nessuno di loro si presentava per i lavori stagionali di cui gli imprenditori agricoli non sapevano nulla.
Complessivamente le indagini hanno rilevato circa ottanta richieste false e considerando che ogni domanda conteneva i nomi di quattro o cinque persone, il numero delle persone interessate è circa trecento.
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