Bomba d’acqua: verso un codice di emergenza idrica
14 Ottobre 2014 16:04
Sono caduti due centimetri di acqua in città in poche ore, 38 cm in alcune zone della provincia. I numeri li ha forniti il sindaco di Piacenza Paolo Dosi che questa mattina ha presentato gli interventi preventivi che vengono messi in moto sul territorio per far fronte a eventuali criticità idrogeologiche causate da avverse condizioni meteo. La conferenza è stata anticipata a questa mattina proprio a causa della bomba d’acqua che ieri ha colpito il Piacentino. Sono 13 le persone reperibili della Protezione Civile, che intervengono in questi casi in città 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno. Si tratta di interventi resi possibili grazie alla sinergia tra Comune, Protezione Civile, Aipo, Iren e Consorzio di Bonifica, i cui rappresentanti erano presenti questa mattina a palazzo Mercanti. “A rendere particolarmente difficili le operazioni di ieri – ha spiegato Dosi – è stato il forte vento che, associato allo scarico d’acqua, ha provocato la caduta di moltissime foglie che hanno ostruito i tombini, ma l’emergenza ha comunque messo in evidenza alcune criticità come gli allagamenti al Capitolo, che ci spingeranno a valutare interventi preventivi”. Iren ha precisato che provvede quotidianamente alle operazioni di pulizia della rete fognaria, mentre la Protezione Civile fa sapere di aver cominciato la vigilanza preventiva già la scorsa settimana. Chiuso nella mattinata di ieri il sottopasso di Roncaglia, a causa degli allagamenti, mentre ieri sera si è registrata una seconda piena del fiume Trebbia. Risulta invece ancora sotto controllo il Po, salito comunque di due metri e mezzo in sole 24 ore. Tra le considerazioni di oggi è stata espressa la necessità di pensare ad un’azione strategica che coinvolga tutti gli attori in campo, elaborando un codice di emergenza idrica omogeneo e condiviso. Infine l’appello ai cittadini per garantire una pulizia dei canali privati, dei fossi e dei tombini.
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