Dopo la grande piena, i cittadini di Ottone ripuliscono il fiume
18 Ottobre 2014 13:15
Sono decine i sacchi neri di rifiuti raccolti dagli ottonesi questa mattina in riva al Trebbia. Dopo che la piena del fiume, lunedì, ha travolto una vecchia discarica, i cittadini, aiutati da altri abitanti arrivati oggi da tutta la Valtrebbia, si sono “armati” di stivali e guanti e hanno ripulito il loro bene più prezioso, il fiume, intorno al quale gira l’economia turistica della vallata. A lanciare l’idea è stata la Pro Loco, ma all’appello hanno aderito tutte le associazioni e i rappresentanti di maggioranza e minoranza in comune.
“Il paese è tornato ad essere unito per affrontare la difficoltà”, hanno detto i presenti. “Abbiamo avuto paura nei giorni scorsi, ma il buon successo dell’iniziativa ci ha dato la carica per tornare a guardare al futuro con più serenità e voglia di fare”, hanno aggiunto altri. Trovati rifiuti di ogni genere, anche carcasse di animali probabilmente travolti dalla piena che, a Isola, pochi chilometri da Ottone, ma già nel Genovese, ha travolto e ucciso un gregge di pecore.
Bonificare l’area della discarica avrà un costo di 240mila euro. È questa la cifra stabilita nel corso dei sopralluoghi del sindaco di Ottone, Federico Beccia, del vicesindaco Giuliano Curti e del maresciallo dei Carabinieri, Luigi Ciulla. “Questa cifra non è sostenibile da un comune di montagna come il nostro – ha detto il primo cittadino -. La piazzola è stata richiusa negli anni Ottanta-Novanta con il terreno. Non si può intervenire, nemmeno con uno scavatore. Abbiamo scritto una lettera alle autorità, dal Prefetto alla Regione e alla Provincia, dicendo che il Comune di Ottone da solo non ce la può fare”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE