Chiara, 40 anni: “Ecco come vivo in attesa del trapianto”
23 Ottobre 2014 11:58
Due anni e mezzo fa la sua vita è stata stravolta. I medici le hanno diagnosticato una glomerulonefrite, patologia infiammatoria dei reni che può portare a insufficienza renale ed altre complicanze. Chiara Dabusti, 40 anni, originaria di Bobbio, oggi sa che, nonostante le cure, dovrà sottoporsi a un trapianto. In questi giorni sta aspettando di sapere se c’è compatibilità con la mamma, disposta a “donare” il proprio rene alla figlia. E’ una storia d’amore e di speranza quella che Chiara racconta ai microfoni di Telelibertà: “Quando mi hanno dato la notizia – spiega – ho cercato di farmi forza e di vedere il lato positivo. Ho un problema per cui esiste una soluzione e questo è già un buon punto di partenza. Certo il percorso è stato lungo e difficoltoso – prosegue Chiara – da Pavia, dove mi ero trasferita, sono tornata a Bobbio per seguire le cure. E’ stato un vero e proprio stravolgimento ma se penso alle persone che vivono situazioni ancora più gravi mi sento fortunata”.
Chiara ha grinta da vendere e certo non ha nessuna intenzione di mollare o di lasciarsi andare. L’atteggiamento psicologico con cui si affrontano certe situazioni può fare la differenza. “Non bisogna abbattersi – ha spiegato Chiara – anche se non è facile, ma è l’unico modo per affrontare la malattia con una marcia in più”. La 40enne piacentina è seguita dallo staff medico del reparto di Nefrologia dell’ospedale di Piacenza che opera in collaborazione con il Sant’Orsola di Bologna. “E’ molto importante avere fiducia nei medici – ha sottolineato Chiara – io mi sono trovata molto bene perché sono seguita con estrema attenzione e competenza”.
A Piacenza si contano oltre 15mila adesioni all’Aido, l’associazione diretta dal presidente Luigi Baldini, che si occupa delle donazioni. Aido svolge un’opera di sensibilizzazione, stimolo e verifica verso le Istituzioni affinché siano attuate nel modo migliore a livello locale le disposizioni di legge in merito all’ organizzazione del prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule a fini terapeutici.
“Vorrei spronare le persone ad essere più attente e sensibili sul tema della donazione – ha detto Chiara – perché può succedere a tutti di avere bisogno. La donazione di organi è una vita che va oltre la vita. Bisogna capire che quando abbiamo percorso la nostra strada donare può permettere a qualcun altro di proseguire la propria”.
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