Polizia postale, chiusura più vicina a Piacenza. I sindacati insorgono
08 Novembre 2014 07:13
La chiusura dell’ufficio di polizia postale di Piacenza, annunciata ormai da mesi, potrebbe presto diventare realtà. Il grido d’allarme arriva direttamente dai sindacati di categoria, che nei giorni scorsi hanno avuto un nuovo incontro con il ministero dell’Interno sul progetto di razionalizzazione di oltre 250 presidi, che dovrebbe essere definito entro la fine del 2014 e attuato nelle prime settimane del 2015. I sei agenti impiegati nel distaccamento che si trova alle Poste centrali di via Sant’Antonino sarebbero spostati in questura.
Sandro Chiaravalloti, segretario provinciale del Siap, parla di “scelta incomprensibile: in tutto il mondo aumenta l’utilizzo di internet e di conseguenza anche i reati connessi sono in costante crescita, e ora si sceglie di chiudere questo ufficio così importante per la nostra provincia”. Lo stesso Chiaravalloti parla di “impossibilità di gestire simili reati dagli uffici della questura, già impegnata su molti altri fronti”.
Altrettanto ferma la contrarietà di Ciro Passavanti, segretario provinciale del Sap: “A Piacenza sono impiegati 6 operatori altamente specializzati, che coprono una grande mole di lavoro al servizio dei cittadini, dell’autorità giudiziaria e delle altre forze dell’ordine. Nessuno ha ancora spiegato come si affronterà questo tipo di reati se davvero questa razionalizzazione andrà in porto, peraltro in un settore che richiede più sicurezza e non di essere smantellato”.
Stando alle ultime notizie, si parla di sole sette sezioni di polizia postale che potrebbero rimanere operative su tutto il territorio nazionale: Brescia, Caltanissetta, Catanzaro, L’Aquila, Lecce, Messina e Salerno. Contro il progetto del governo è prevista una manifestazione di protesta martedì prossimo 11 novembre.
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