La pioggia non molla, Alta Valnure in ginocchio. Polemica dei sindaci
12 Novembre 2014 17:48
La pioggia non molla la nostra provincia e le ferite di ottobre, non ancora cicatrizzate, si sono riaperte tutte. L’argine tra la piscina comunale di Pontedellolio e il ponte è stato eroso dalla forza del Nure. Ci sono frazioni a Cerignale dove un canale sgorga ora in mezzo alle abitazioni, senza trovare sfogo naturale. La frana dei Sassi Neri a Farini, proseguendo nella carrellata dei disastri, preoccupa ancora: se continuerà a piovere, sarà a rischio isolamento la frazione di Crocelobbia. Chiusa nel comune di Ferriere la strada che da Salsominore porta a Brugneto.
I primi cittadini puntano il dito sia sul sistema di allerta, che presenta ancora oggi troppe falle, sia sull’assenza di un alto numero di piani di protezione civile nei comuni: solo 28 comuni su 48, infatti, dispongono dello strumento già adottato.
Nella situazione di caos in cui sono precipitati i Comuni dopo l’ondata di maltempo, fa discutere la modifica del Piano Neve della Provincia, che ha annunciato una riduzione drastica del sale sulle strade e ha imposto per sicurezza catene e gomme da neve su tutti i 1.111 chilometri di provinciali.
I sindaci chiedono si adottino nuove strategie per reperire i fondi necessari agli spartineve e agli spargisale: allungare le vacanze di Natale nelle scuole superiori e recuperare giorni a giugno, per risparmiare sul riscaldamento e investire i soldi sulle strade, ad esempio. Oppure, tagliare gli stipendi ai dirigenti dell’ente di corso Garibaldi (dai 60mila euro ai 115mila euro la retribuzione dei venti incaricati nel 2013), considerati in sovrannumero rispetto alle altre province emiliano romagnole.
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