Amianto, pratiche di rimozione raddoppiate a Piacenza
15 Novembre 2014 11:00
I piani di rimozione dell’amianto sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. Oggi si attestano sulle 700 pratiche inoltrate all’Ausl, due al giorno. A vent’anni dal divieto in Italia di utilizzare amianto, materiale oggi ancora prodotto al di fuori dell’Unione Europea, l’Ordine dei Medici di Piacenza ha proposto questa mattina un convegno a Palazzo Galli dal titolo “Amianto: cosa si deve sapere, cosa si deve fare”. Intervenuti Augusto Pagani, presidente dell’Ordine, Giorgia Ceresa, medico del lavoro (“Che cos’è l’amianto”), Pietro Bottrighi, pneumologo (“Gli effetti sulla salute”), Giovanni Lombardi, medico del lavoro (“Amianto, un problema aperto”), Anna Bosi, chimico (“Come eliminare l’amianto”) e Paolo Dosi, sindaco di Piacenza. All’incontro, è stato confermato come il picco di mesoteliomi, il tumore da amianto, sia previsto per il 2020.
“Gli input che portano a una bonifica sono economici, legati agli incentivi per il fotovoltaico, perché nessuno monta un fotovoltaico su un tetto di eternit – hanno spiegato i relatori -. Un’altra accelerata è stata data anche dagli eventi meteo, come gradinate, terremoto, tromba d’aria. Dobbiamo ora uscire dall’emergenza, dobbiamo accelerare il processo di bonifica , individuare le priorità e governare la situazione. Abbiamo bisogno di un’informazione puntuale in modo che possa decidere senza paura ma con ponderatezza”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE