Gaia, l’ingegnere che progettò il trapano della sonda Rosetta. “Che emozione”
20 Novembre 2014 18:35
Sono passati 15 anni da quando l’ingegnere piacentino Gaia Soavi, laureata al Politecnico di Milano nel 1999, ha lavorato insieme a due colleghi alla realizzazione del “trapano” che internamente chiamavano Shark e che ora è diventato famoso con il nome di SD2, quello che ha trivellato la cometa 67P nell’ambito della missione Rosetta, per esplorare le origini della vita. Gaia Soavi è casa in maternità e la redazione di Telelibertà l’ha raggiunta telefonicamente per farsi raccontare la soddisfazione di quel progetto datato 2000 che ha compiuto la sua missione 15 anni dopo. “E’ stata una grande emozione perchè quel trapano è rimasto ibernato per 10 anni e si è risvegliato solo per l’atterraggio. E’ come una favola”.
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