La Cassazione dà ragione al Consorzio: “Contributo di bonifica legittimo”
20 Novembre 2014 19:02
La Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza del Tribunale di Piacenza che metteva in discussione il contributo di bonifica. “È sancito dal provvedimento odierno – spiegano i responsabili del Consorzio di Piacenza – che gli immobili che traggono un beneficio hanno l’obbligo di contribuire ai costi dell’azione del Consorzio di Bonifica, il quale, come palesato negli ultimi giorni in fase di emergenza, è risultato strumento fondamentale e determinante per garantire la salvaguardia e la sicurezza di tutta la popolazione, città compresa. Il beneficio che ne scaturisce è quindi generale e diffuso. Le pronunce rivestono particolare importanza poiché per la prima volta chiariscono espressamente che il beneficio goduto da una pluralità d’immobili per effetto di una o più opere di bonifica costituisce un beneficio generale (legittimante la contribuzione) e non già un beneficio generico, come ritenuto dai giudici di Piacenza, anche nelle cause promosse dal Comune e dalla Provincia di Piacenza”.
La causa verteva sui tributi pagati dal Comune per gli immobili di sua proprietà tra il 1997 e il 2000, il Consorzio di bonifica era stato condannato a restituire più di 160.000 euro oltre agli interessi legali. Il tribunale civile aveva ritenuto dovuto il tributo unicamente per gli immobili di proprietà del Comune ubicati nelle zone di Mortizza, Le Mose e Dossi di Roncaglia, in quanto ricevono un beneficio diretto dallo scolo delle acque nei cavi consortili. Tale beneficio di scolo deriva dal Diversivo Est, in gestione al Consorzio, che svolge azione di scolo delle acque piovane attraverso la rete di canali consortili, nonché dal Collettore Armalunga e dall’impianto di sollevamento Armalunga, tutti gestiti dal consorzio.
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