Trebbia, verso il Contratto di fiume; 30 milioni di metri cubi di deficit idrico

29 Novembre 2014 12:31

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È attesa per il 2015 la firma del Contratto del Fiume Trebbia. Oggi si è tenuto a palazzo Gotico il secondo confronto tra associazioni agricole, ambientaliste e ricreative, suddiviso in gruppi di lavoro e coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, promotrice dell’iniziativa.

L’obiettivo è quello di passare dall’approccio emergenziale sul fiume a un approccio di sistema, che coinvolga tutti gli attori non solo emiliani, ma anche liguri. I dati restano allarmanti. Su una superficie irrigua totale piacentina di 11.350 ettari, il fabbisogno totale di acqua è pari a 30 milioni di metri cubi all’anno. Le perdite verso la falda dai canali sono stimate ancora oggi del 50%. Se il prelievo dal Trebbia è pari a 30,5 milioni di metri cubi di acqua, quello che arriva alle colture è di 13,1 milioni.

Nel corso dell’incontro è stata presa in considerazione la possibilità di cambiare le colture piacentine (oggi incentrate su mais, pomodoro e erba medica), a vantaggio di altre meno idroesigenti, ma non sono da sottovalutare i possibili effetti negativi sulla filiera economica piacentina. Il Trebbia, intanto, ogni anno cala la sua portata.

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