Rapina un’anziana ma in aula si pente. Le scuse non lo salvano dalla condanna

03 Dicembre 2014 19:25

tribunale

“Mi dispiace molto per quello che ho fatto e mi scuso con la signora che ho spinto a terra. Le ho portato via la collanina perché sono tossicodipendente”.
Con queste parole un tunisino ventenne, questo pomeriggio in un aula di tribunale, ha giustificato una rapina a una signora anziana commessa in città lo scorso primo agosto. Parole che non lo hanno salvato da una pena di due anni e quattro mesi di carcere. Per lui era stato chiesto il giudizio immediato. Richiesta alla quale si era opposta l’avvocato difensore Wally Salvagnini, che ha chiesto di patteggiare la pena. Il fatto, come avevamo riferito a suo tempo, era avvenuto lo scorso primo agosto in viale Patrioti. Il giovane aveva spinto alle spalle una signora di 76 anni di origini napoletane, appena scesa dall’autobus con la sorella. La donna era caduta fratturandosi una vertebra (medicata all’ospedale era stata giudicata guaribile in 30 giorni) e il tunisino le aveva strappato dal collo una collanina che aveva venduto subito dopo ad un compro oro, in cambio di 620 euro. Uscito dal negozio aveva raggiunto via Roma dove era stato arrestato con l’accusa di rapina dagli agenti di una volante.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà