Omicidio Gaia, interrogate 15 persone dalla polizia brasiliana
08 Gennaio 2015 11:11
Sono 15 le persone interrogate dalla polizia brasiliana nell’ambito delle indagini per l’omicidio di Gaia Molinari, la piacentina massacrata di botte e poi strangolata sulla spiaggia di Jericoacoara, in Brasile, trovata senza vita da due turisti la mattina di Natale. Lo hanno reso noto gli inquirenti che stanno seguendo il caso, ribadendo come a loro avviso sia pienamente giustificato l’arresto di Mirian Franca de Melo, la farmacista di Rio de Janeiro che aveva condiviso il viaggio da Fortaleza a Jericoacoara con la 29enne piacentina durante il periodo natalizio.
Esclusa quasi subito la pista della rapina finita in tragedia, gli investigatori stanno ora battendo soprattutto quella passionale, senza però escluderne altre. Molto importanti saranno i risultati dei nuovi test fatti sul corpo di Gaia, dopo quelli dei giorni scorsi che avevano escluso una violenza sessuale ai danni della povera giovane.
Passati al setaccio anche il telefono e il computer della piacentina e il cellulare di Mirian per capire i contatti intercorsi tra le due e con altre persone. Proprio i tabulati avevano rivelato alcuni sms di Gaia con una coppia di fidanzati conosciuta in autobus verso Jericoacoara, un uruguaiano e una francese che nel tardo pomeriggio del 24 dicembre, poco prima dell’omicidio, avevano ricevuto un invito a cena dall’italiana. Entrambi sono stati interrogati per 15 ore e poi rilasciati.
Resta in carcere, invece, Mirian Franca de Melo, che secondo la polizia è “caduta in pesanti contraddizioni durante l’interrogatorio”. Il primo ricorso per la sua scarcerazione è stato respinto, presto ne sarà discusso un altro, mentre i familiari e il pool di quattro avvocati che la difende continuano a proclamare “la sua assoluta innocenza”, sostenendo “che non ci siano prove che la possano accusare”.
Gli investigatori hanno aggiunto che Gaia Molinari, residente a Parigi ma attiva nel volontariato a favore soprattutto dei bambini poveri brasiliani, era arrivata a Fortaleza il 16 dicembre, il 21 viaggiò verso Jericoacoara da cui avrebbe dovuto fare ritorno il 24. Decise di fermarsi un giorno in più, alla sera incontrò la morte. Il suo corpo imbalsamato si trova in una impresa funeraria di Fortaleza in attesa di essere rimpatriato per i funerali.
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