“Gaia non è stata uccisa sulla spiaggia dove è stata trovata”
11 Gennaio 2015 13:38
Le indagini si fanno sempre più serrate, ma il cerchio ancora non si stringe attorno agli assassini di Gaia Molinari, la piacentina trovata morta la mattina del 25 dicembre su una spiaggia di Jericoacoara, in Brasile. Le ultime voci che trapelano dagli investigatori brasiliani sono due e decisamente importanti. Innanzitutto comincerebbe a farsi largo la pista che la 29enne non sia stata uccisa nel luogo dove è stata rinvenuta senza vita, vale a dire la località di Serrote. Le foto scattate nel momento del ritrovamento, effettuato da due turisti, rivelano alcuni dettagli sui cui gli inquirenti stanno lavorando da giorni: nonostante il corpo fosse pieno di ferite e di lividi nella zona non c’era alcuna traccia di sangue, come neppure sui cespugli sotto cui si trovava il cadavere. Attorno, poi, non ci sarebbero segni di lotta o di colluttazione, mentre pare certo che la povera piacentina abbia provato a difendersi prima di essere ferocemente colpita al capo e al volto, per poi essere strozzata. L’idea della polizia è che Gaia sia stata uccisa altrove e poi gettata sulla spiaggia di Serrote, forse per inscenare una rapina finita in tragedia, fatto di cui spesso sono vittime i turisti nella zona nord orientale del Brasile.
Ad avvalorare questa tesi è arrivata una seconda novità: la polizia antisequestri brasiliana ha iniziato a collaborare alle indagini. Un ingresso che lascia supporre che la piacentina potrebbe essere stata vittima di un rapimento lampo con lo scopo di ottenere un qualche riscatto o soldi attraverso le sue carte di credito. Si spiegherebbero con un tentativo di liberarsi dai suoi aguzzini i segni di corde sui polsi della salma.
Per ora in carcere, nonostante una grande mobilitazione di familiari e amici, resta Mirian Franca de Melo, la 31enne farmacista di Rio de Janieiro che era con Gaia a Jericoacoara e che sarebbe caduta in una serie di contraddizioni nel racconto di quei giorni. La polizia, però, sospetta che gli autori materiali del delitto possano essere state altre persone. Decisivi saranno i risultati degli ultimi esami sul corpo della vittima e l’analisi del computer e del telefonino, che hanno rivelato i contatti avuti dalla italiana prima di morire. Quindici le persone già interrogate dagli inquirenti.
Il corpo della giovane farà ritorno in Italia tra martedì e mercoledì, i funerali saranno celebrati nella chiesa di Rivalta sabato prossimo alle 10.30, mentre un rosario si terrà invece giovedì alle 21 nella chiesa della Besurica.
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