Blitz contro i vagabondi che dormono sui treni, 30 allontanati

17 Gennaio 2015 11:02

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Sono almeno 50 i disperati che ogni notte dormono al “Grand Hotel Stazione”, cercando rifugio nei sottopassi, negli immobili abbandonati e sempre più spesso nei vagoni in sosta, come testimoniano le foto scattate dal personale in servizio di notte tra i binari. Si tratta di senzatetto oppure vagabondi, molti si ritrovano a Piacenza perché è la prima fermata importante dopo Milano e spesso chi è pizzicato senza biglietto viene fatto scendere qua.
In molti casi si tratta di persone difficili, cariche di rabbia, che sfogano spesso violentemente: solo recentemente a un treno è stato rotto un finestrino, mentre in un altro sono stati scaricati gli estintori, rendendo inutilizzabili tre vetture del convoglio destinato ai pendolari la mattina dopo.
In questi giorni è scattato un giro di vite della Polizia ferroviaria, che ha allontanato una trentina di persone, le quali, soprattutto se si tratta di ubriachi e di tossici, hanno spesso atteggiamenti minacciosi nei confronti del personale delle Ferrovie.

Si tratta di disperati che non sono stati accolti, per mancanza di posti e non certo di volontà, dal rifugio Segadelli di piazzale Marconi, che può contare su 12 letti. Nel 2014 sono state circa 160 le persone senza fissa dimora che hanno dormito al Segadelli, per un massimo di 15 giorni. Poi si deve lasciare la struttura, potendo tornare successivamente. Per il cinquanta per cento sono italiani e per l’altra metà stranieri. A quelli che trovano pieno viene data una coperta o un sacco a pelo. In un solo mese, da metà dicembre ad oggi, ne sono stati consegnati 62.

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