Commercianti di via Scalabrini: “La via muore, dimenticati dal Comune”
21 Gennaio 2015 12:29
Prima un anno di cantiere per i lavori di riqualificazione, era il 2010, poi l’allargamento della Ztl nel 2011, infine l’arrivo delle telecamere. Per i commercianti di via Scalabrini è stato l’inizio di un incubo fatto di rinunce, sacrifici, calo dei profitti di oltre il 50%. Non è stato facile perdere clienti affezionati, dover lasciare a casa alcuni dipendenti. Qualcuno ha chiuso l’attività dopo 50 anni, altri si sono rimboccati le maniche cercando di sopravvivere. A 5 anni dalla rivoluzione che ha interessato la via, il bilancio rimane ancora negativo. Alcuni uffici si sono spostati, affittare le abitazioni è diventato più difficile e i clienti dei negozi hanno optato per zone più facili da raggiungere.
“Il tempo a disposizione delle persone è sempre meno – ha raccontato una ristoratrice ai microfoni di Telelibertà – e non possono perderlo per cercare parcheggio al di fuori della Ztl soprattutto nella pausa pranzo”. “Qui non si sa dove mettere la macchina – ha aggiunto la titolare di un negozio di acconciature – io non me ne vado solo perché sono affezionata al quartiere e perché lavoro qui da 40 anni ma ho dovuto fare a meno di due persone del mio staff”. “Stiamo pensando di trasferirci – conclude la titolare di un bar all’angolo della piazzetta San Paolo – non possiamo più andare avanti così, forse il Comune sarà contento solo quando la via sarà completamente deserta e morta”.
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