Casa di riposo a Ottone a rischio. “Sopravvive solo grazie ai volontari”

29 Gennaio 2015 06:40

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«Ci sono anziani che hanno venduto la propria casa per pagare la retta della casa di riposo. Senza la Leopoldo Castelli sarebbero in mezzo alla strada». Serenella Curti fa parte del consiglio di amministrazione dell’Opera Pia di Ottone. Un cda completamente a costo zero, gratuito e volontario, che da anni fa giochi di equilibrismo incredibili per riuscire a tenere aperta la casa di riposo. Con il cda, anche il Comune sta cercando da settimane di trovare soluzioni che consentano la sopravvivenza della struttura e il mantenimento di tre posti di lavoro. Un piccolo miracolo dell’alta Valtrebbia, possibile solo grazie alla tenacia di chi ha messo gran parte del proprio tempo libero a disposizione degli ospiti della Castelli.
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