Grassi parla dell’omicidio del professore: “Io non l’ho toccato”
25 Febbraio 2015 18:15
Si era sempre avvalso della facoltà di non rispondere ma da tempo, dice il suo avvocato “sentiva il bisogno di parlare e di raccontare la sua versione dei fatti”. Così, oggi, per la prima volta dal giorno dell’arresto, il 30enne piacentino Paolo Grassi accusato, insieme all’amico coetaneo Gianluca Civardi, dell’omicidio del professor Adriano Manesco, è stato ascoltato dal pm della procura di Milano. Il legale difensore Alessandro Stampais si è detto soddisfatto dell’esito dell’interrogatorio. “Ha raccontato tutto quello che è successo quel 7 agosto scorso nell’abitazione milanese del professore assumendosi le proprie responsabilità”.
Chiediamo, quali responsabilità avvocato? Il suo assistito ha ucciso Manesco? “Assolutamente no – risponde Stampais – Paolo Grassi era presente ma non ha compiuto materialmente l’omicidio. La vittima non l’ha nemmeno toccata”.
Grassi, durante il colloquio, avrebbe raccontato di essersi allontanato durante l’omicidio perché non poteva sopportare la vista del sangue. Si è invece assunto la responsabilità di aver partecipato al tentativo di occultamento del cadavere. Grassi ha escluso categoricamente la presenza di un terzo uomo, “oltre a lui e all’amico Gianluca”, sulla scena del delitto. Ricordiamo che il professore 70enne era stato stordito, ucciso e sezionato nella vasca da bagno prima di essere rinchiuso in alcune valige gettate in un cassonetto nei pressi della stazione di Lodi. I due amici erano stati fermati dalla polizia mentre tentavano di disfarsi dei vestiti sporchi di sangue in un cassonetto in città, a Piacenza.
Intanto proseguono le indagini sulle impronte rilevate sulla scena del delitto, di cui si sta occupando anche il medico genetista Carlo Previderè, già impegnato nel caso di Yara Gambirasio.
Mentre Grassi ha chiesto e ottenuto di essere interrogato, la difesa di Civardi punta all’incidente probatorio per valutare la capacità dell’assistito di partecipare ad un processo. Per Civardi è stata disposta anche la perizia psichiatrica, il consulente incaricato dalla difesa è l’esperto Alessandro Meluzzi.
L’avvocato di Grassi, Stampais, sta invece valutando la richiesta del rito abbreviato.
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