Prime assunzioni con il Jobs Act. “Ora possiamo sognare un futuro”
13 Marzo 2015 07:11
Lara, Antonio, Andrea. E gli altri. Eccoli, i “liberati” della generazione mille euro, i primi stabilizzati piacentini per effetto del Jobs Act. “Finalmente possiamo sognare un futuro più sicuro e una famiglia” hanno detto gli intervistati, da Calendasco a Piacenza, tra carpentieri, impiegate e addetti al commerciale.
“Per tre anni pagherò una percentuale di contributi Inps pari circa all’un per cento di quello che sarebbe stato il totale. Il resto sarà pagato dallo Stato” segnala Giovanni Piazza, amministratore della Business Solutions, tra i primi imprenditori piacentini ad aver attinto al Jobs Act per assumere una collaboratrice.
Ad essere assunti sono soprattutto gli uomini. Non solo giovani, ma anche over 40. A cercare più lavoratori è il settore del terziario. È quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro, dove viene evidenziata nei mesi di gennaio e febbraio la crescita delle assunzioni con contratti a tempo indeterminato (+5% in gennaio, +44% in febbraio) e la contestuale flessione tendenziale delle assunzioni con contratti a tempo determinato (-4% in gennaio e -13% in febbraio) e, soprattutto, delle attivazioni di nuovi contratti di lavoro parasubordinato (-31% e -34%).
Il 27 marzo, a Piacenza, nella sede dalla Camera del Lavoro, si riuniranno i delegati Cgil, alla presenza del segretario regionale Vincenzo Colla, per rilanciare con forza la mobilitazione sindacale contro il Jobs Act. Questa culminerà in una raccolta firme per l’abrogazione del Jobs Act; non si escludono a livello nazionale anche ricorsi per incostituzionalità nei confronti dell’atto governativo.
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