Figlio copre la scappatella del padre: “Il neonato è mio”. Condannati dopo il Dna
26 Marzo 2015 06:55
Padre e figlio nei guai per la falsa dichiarazione di iscrizione anagrafica di un bimbo. Sono stati condannati a tre anni e quattro mesi per ciascuno. La prova del Dna ha infatti dimostrato che il neonato registrato in Comune come se fosse stato generato dal giovane, era invece figlio dell’anziano.
Assolta la madre del piccolo: dopo gli approfondimenti processuali, è risultata non essere al corrente di quanto avevano progettato e messo in atto i due uomini, forse per nascondere la relazione del più anziano (e sposato) con una ragazza.
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