Stoccaggio di CO2 nel sottosuolo, ritorna il progetto di Cortemaggiore
15 Aprile 2015 06:30
La ditta Stogit ha presentato in Provincia richiesta di riesame dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per l’impianto di compressione e stoccaggio di gas naturale in Comune di Cortemaggiore (via Tre Case e via Sant’Anna, in località Olza) e in Comune di Besenzone, dove si cita ancora l’impianto di iniezione di anidride carbonica, del quale si erano perse le tracce dal 2012. Eppure, solo quattro anni fa, Cortemaggiore, Besenzone e Brindisi erano diventati luoghi simbolo dell’innovazione con il primo impianto pilota italiano, secondo in Europa, di Ccs (Carbon Capture and Storage) per eliminare la CO2 immessa nell’atmosfera dagli impianti di produzione di energia da carbone; il progetto, realizzato nell’ambito di un accordo con Eni, prevedeva trasporto e stoccaggio dell’anidride carbonica catturata a Brindisi fino al sito di Cortemaggiore della società petrolifera, dove sarebbe dovuta essere iniettata e immagazzinata nel sottosuolo, in un giacimento di gas esaurito. Ma nulla si è poi saputo, se non fosse che, ora, il progetto rientra ancora nella richiesta di Stogit di rinnovare la Aia.
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