Negato il rito abbreviato a Civardi, 28 luglio sentenza per Grassi
22 Maggio 2015 12:33
Negato il rito abbreviato a Gianluca Civardi, il piacentino accusato, assieme all’amico Paolo Grassi, di aver ucciso il professor Adriano Manesco nel suo appartamento di Milano nella notte tra il 7 e l’8 agosto dello scorso anno. Stamattina si è svolta, a Milano, l’udienza preliminare davanti al Gup Alessandra Clemente. Anche l’avvocato di Paolo Grassi, Alessandro Stampais aveva inoltrato la richiesta di rito abbreviato per il suo assistito che è stata invece accolta. Il 28 luglio si terrà una nuova udienza ed è probabile che, in quell’occasione, arriverà già la sentenza per Grassi. Il rito abbreviato prevede uno “sconto” di pena di un terzo in caso di condanna. Grassi si sarebbe detto pronto a qualsiasi eventualità. Per Civardi invece si aprirà il processo in Corte d’Assise con rito ordinario.
Gli avvocati Andrea Bazzani e Francesca Cotani (per Civardi) avevano condizionato la loro istanza ad una perizia psichiatrica da parte di un medico nominato dal Giudice per le indagini preliminari. Nel corso delle indagini, i legali avevano affidato una consulenza di parte al noto psichiatra Alessandro Meluzzi. Gli esiti della perizia hanno definito l’imputato come affetto da un “disturbo della personalità”. Civardi aveva attribuito l’efferato omicidio ad un “terzo uomo”, secondo lui presente nell’appartamento del professore e che avrebbe commesso il delitto. Grassi, invece, che era stato interrogato dal pubblico ministero Maria Teresa Latella, aveva negato la partecipazione al delitto.
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