Pontieri, cambia la bandiera di guerra. Cerimonia solenne
29 Maggio 2015 11:26
Cambia il drappo ma non il simbolo. La Bandiera di guerra è custode della storia e dei valori di un Reggimento. Dopo 65 anni, quella del Genio Pontieri di Piacenza è stata sostituita durante una cerimonia solenne particolarmente toccante. Un evento molto significativo per il mondo militare al quale hanno partecipato anche i familiari dell’indimenticato maresciallo Daniele Paladini, morto in Afghanistan nel 2007 in seguito a un attentato.
Notizia delle 7 – Cambio del drappo della Bandiera di Guerra del Reggimento, questa mattina alle 10.30 presso il piazzale dell’alzabandiera della Caserma Nicolai, alla presenza del comandante del Genio e ispettore dell’Arma del Genio, generale di Brigata Pietro Tornabene e del comandante del 2° reggimento Genio Pontieri, colonnello Rocco Capuano.
Il drappo, divenuto logoro in servizio della Patria, da venerdì prossimo sarà conservato assieme agli altri trofei di guerra che ricordano i fasti del 2° Reggimento Genio Pontieri.
STORIA – La Bandiera di Guerra fu consegnata, il 15 maggio 1950 durante una cerimonia presso lo Scalo Pontieri, dal Ministro della Difesa, on. Randolfo Pacciardi al comandante del Reggimento appena ricostituito, colonnello Franco Gonella.
In questi decenni la Bandiera, simbolo dell’onore del Reggimento, delle sue tradizioni, della sua storia e del ricordo dei suoi caduti, ha accompagnato i militari del 2° Pontieri in tutte le loro attività operative. Già decorata di due medaglie di bronzo al valor militare per eventi bellici del glorioso passato ha nel novembre 1951 visto intervenire i Pontieri nelle zone alluvionate del Polesine dove, agendo spesso di iniziativa e spostandosi rapidamente nelle località più a rischio e a volte privi di ogni minimo conforto e dormendo sovente all’addiaccio, hanno tratto in salvo migliaia di persone. Operazione per la quale è stata decorata di medaglia d’argento al valor civile.
Sempre per interventi di soccorso in favore delle popolazioni della Toscana e dell’Emilia Romagna nel 1966 è stata ricompensata con un attestato di pubblica benemerenza.
La Bandiera di Guerra ha lasciato, unica volta in 65 anni, il territorio nazionale per partecipare alla prima importante missione di pace a Belo Polje in Kosovo nell’ambito dell’Operazione “Joint Guardian” dal 28 maggio al 10 dicembre 2004 dove il Reggimento ha ricoperto il Comando della Task Force Genio assolvendo, nello specifico, l’oneroso compito delle bonifiche dei numerosi residuati bellici rimasti sul terreno e del ripristino della viabilità.
INTERVENTI RECENTI – I Pontieri hanno poi partecipato con un contingente ad altre missioni internazionali sempre in Kosovo, Pakistan, Libano e Afghanistan dove nel 2007, durante i lavori di posizionamento di un ponte pedonale (residuato bellico di provenienza sovietica) nella città di Paghman, il 1°Mar Daniele Paladini rimaneva vittima di un attentato terroristico condotto da un suicida che si faceva esplodere in prossimità del ponte.
In Patria il Reggimento è intervenuto per l’emergenza rifiuti in Campania nel 2008, il terremoto d’Abruzzo nel 2009, lo sversamento di idrocarburi nel fiume Po nel 2010 e per le emergenze alluvionali nel 2011 ad Aulla e La Spezia, e nel 2014 a Bastiglia (MO), Genova e Campo Ligure. Nel 2012 ad Ancona e Pesaro-Urbino per l’emergenza neve ed a Pieve di Cento (BO) per il ripristino del manto stradale di Via Imperiale in seguito agli eventi sismici in Emilia del 2013. Dal 2009 al 2013 il Reparto ha preso parte all’Operazione “Strade Sicure” presso le città di Parma, Piacenza, Fiorenzuola D’Arda, Castel San Giovanni, Modena, Bologna e Milano.
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